
Gli enti territoriali italiani (regioni, provincie e comuni) hanno l’opportunità di fornire assistenza tecnica ad enti omologhi operanti nei Paesi in via di sviluppo con cui il Governo italiano coopera, creando dei partenariati territoriali finalizzati ad affrontare assieme le cause della povertà e della mancanza di lavoro e a perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) ha appena indetto un bando mediante il quale assegnerà 5 milioni di euro per la realizzazione di iniziative promosse da enti territoriali (attività di tipo A) e per il cofinanziamento di progetti (Attività di tipo B) che hanno già ricevuto un sostegno da programmi dell’Unione europea.
Quali paesi possono beneficiare ai progetti di cooperazione territoriale?
I partenariati possono essere creati con enti di tutti i Paesi destinatari degli interventi di cooperazione allo sviluppo, con le seguenti aree geografiche e paesi prioritari:
- AFRICA SUB-SAHARIANA: Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Senegal, Somalia, Sudan, Sud Sudan
- MEDITERRANEO: Egitto, Tunisia
- MEDIO ORIENTE: Giordania, Libano, Palestina
- BALCANI: Albania, Bosnia
- AMERICA LATINA E CARAIBI: Bolivia, Cuba, El Salvador
- ASIA: Afghanistan, Myanmar, Pakistan
Per entrambe le attività le spese ammesse si limiteranno a costi di personale, viaggi e soggiorno, attrezzature, immobili, materiali di consumo e servizi generali e costi indiretti.
Termini e Agevolazioni del bando AICS
Per le attività di tipo A La richiesta di contributo AICS non potrà essere superiore a 500 mila euro per singola iniziativa, pari a un massimo dell’80% del costo totale dell’iniziativa.
Per le attività di tipo B l’importo massimo finanziabile sarà di 250.000 euro per singola iniziativa cofinanziata dall’UE.
Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro venerdì 28 Luglio 2017.