
La Conferenza Europea sullo Sviluppo Rurale
- Diffusione dell’innovazione per aumentare, diversificare e rendere più equo il reddito degli agricoltori,
- miglioramento del bilancio ambientale per una più efficace gestione delle risorse naturali,
- lavoro e crescita nella filiera agroalimentare,
- banda larga e tecnologie di comunicazione nelle aree rurali.
Sono questi alcuni dei temi affrontati a Cork2.0, la Conferenza Europea sullo Sviluppo Rurale che si tiene in Irlanda oggi e domani che ha come obiettivo il delineare gli scenari dell’agricoltura del futuro nel quadro delle grandi sfide globali quali la nutrizione del pianeta, i cambiamenti climatici, la tutela della biodiversità e la creazione di occupazione nel settore primario ed agroindustriale, in particolare per i giovani e per le aree svantaggiate.
Al termine dei due giorni verrà presentata una dichiarazione finale di natura politico-programmatica volta ad incoraggiare i governi nel favorire forme di investimento e di innovazione in agricoltura come ribadisce la presidente del gruppo di lavoro sullo Sviluppo rurale, Sofia Bjornsson.
“aiutare gli agricoltori a migliorare le loro prestazioni economiche e ambientali, per sostenere l’ammodernamento delle aziende agricole e per accompagnare il settore agricolo nell’attuare tecnologie intelligenti che contribuiscono ad un uso efficiente delle risorse”
Da Cork2.0 all’Italia
Gli esiti della Conferenza potranno fornire utili indicazioni a diverse regioni italiane che, assieme ad agricoltori, consulenti, ricercatori, aziende agroalimentari e broker tecnologici, stanno promuovendo la costituzione di partenariati e Gruppi Operativi.
L’intento di tali azioni coincide pienamente con il PEI-AGRI, Partenariato europeo per l’innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura”, che rappresenta lo strumento con cui l’Unione Europea intende raggiungere gli obiettivi di Europa 2020. Tali azioni si traducono concretamente in sperimentazioni di nuove soluzioni tecnologiche e nuove scelte agronomiche per “produrre di più con un minore uso delle risorse naturali”.
La Regione del Veneto – così come Marche, Piemonte e Umbria – hanno in queste settimane lanciato un Bando per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi per applicare pratiche, processi, prodotti, servizi e tecnologie innovativi per le aziende agricole del proprio territorio sulla linea di quanto detto in un precedente articolo. Allo stesso modo anche la Lombardia e le Marche stanno per avviare le consultazioni propedeutiche all’apertura della misura 16.1 del Piano di Sviluppo Rurale.