
I contratti di filiera e di distretto sono uno strumento che mira a favorire l’integrazione di filiera del sistema agricolo e agroalimentare e il rafforzamento dei distretti rurali e agroalimentari.
Dopo il terzo bando del 2012, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali si accinge a indire un quarto bando.
Lo stanziamento notificato a Bruxelles, per chiedere l’autorizzazione del regime di aiuti, è di 800 milioni di euro: l’autorizzazione della Commissione europea e il decreto ministeriale che stabilisce i criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione dei contratti di filiera e dei contratti di distretto e le relative misure agevolative per la realizzazione dei programmi di investimento sono stati adottati a inizio anno; ora, quindi, si attende solo la circolare ministeriale che fissi le priorità, nonché i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione.
Possono essere ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera e i contratti di distretto che prevedono Programmi con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro.
Contratti di filiera e i contratti di distretto
Il contratto di filiera si fonda su un accordo di filiera sottoscritto tra i diversi soggetti della filiera, operanti in un ambito territoriale multiregionale. L’accordo di filiera individua il soggetto proponente, gli obiettivi, le azioni, incluso il programma di investimenti.
Il contratto di distretto, invece, si fonda su un accordo di distretto sottoscritto tra i diversi soggetti operanti nel territorio, che individua il soggetto proponente, gli obiettivi, le azioni, incluso il programma, il quale deve svilupparsi nell’ambito di una o più filiere di qualità certificata e tutelata e/o di produzioni tradizionali o tipiche.
Soggetti Proponenti
- le società cooperative agricole e loro consorzi, i consorzi di imprese, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;b) le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, società cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;
- le associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
- le reti di imprese che hanno già sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
- le rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari individuati dalle regioni ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.
Soggetti beneficiari
Sono le seguenti categorie di imprese:
- le imprese, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare;
- le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute;
- le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute. Il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali.
Interventi ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti tipologie di interventi:
- investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli;
- investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli;
- costi per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
- progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.
Le agevolazioni concedibili sono articolate nella forma di Contributo in conto capitale e di Finanziamento agevolato, tenuto conto della localizzazione, della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa.