
Il 30 giugno 2016 la Commissione europea ha finalmente approvato il piano strategico del Governo Italiano a favore dello sviluppo della banda ultralarga nel quadriennio 2016-2020.
Il piano, che conta un investimento di circa 4 miliardi di euro e che si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2022, si propone di portare la connessione ultraveloce ad internet superiore ai 30 Mbps e fino a 100 Mbps nelle zone attualmente sprovviste raggiungendo così la copertura nazionale all’85% dei cittadini e in tutti gli edifici pubblici, in primis scuole ed ospedali.
Nello specifico la Commissione evidenzia che:
- La spesa pubblica coinvolgerà solamente le zone poco servite senza escludere eventuali interventi di privati. Il provvedimento, infatti, è stato opportunamente esaminato in modo da stimolare la concorrenza tra gli operatori e del mercato al dettaglio;
- Gli interventi sfrutteranno le infrastrutture esistenti;
- Le gare d’appalto non saranno basate su criteri qualitativi (ad esempio la tecnologia adottata) facendo valere il principio della neutralità tecnologica.
Italia verso “il mercato unico digitale”
Questo provvedimento costituisce uno dei punti nodali della politica nazionale per dirigersi verso il mercato digitale per il quale l’Unione europea sta premendo fortemente l’acceleratore. Non è un caso che poco tempo fa sia stata avviata una vasta campagna di digitalizzazione in settori come quello della manifattura con Industria4.0.