
Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) dell’Unione europea sostiene azioni innovative nel campo dello sviluppo urbano sostenibile, quali, ad esempio, studi e progetti pilota, diretti a identificare o sperimentare nuove soluzioni che affrontino questioni urbane che abbiano rilevanza a livello europeo.
In questo contesto, nel 2014, la Commissione europea ha lanciato l’iniziativa “Urban Innovative Actions (UIA)”, con una dotazione finanziaria di circa 372 milioni di euro.
I progetti UIA sono selezionati attraverso inviti a presentare proposte pubblicati annualmente, dal 2015 al 2020, su uno o più temi prioritari proposti di anno in anno dalla Commissione europea.
Possono partecipare ai bandi:
- qualsiasi autorità urbana di un’unità amministrativa locale definita in base al grado di urbanizzazione come grande città, città o periferia e comprendente almeno 50.000 abitanti;
- qualsiasi associazione o gruppo di autorità urbane di unità amministrative locali, definite in base al grado di urbanizzazione come grande città, città o periferia, con una popolazione totale di almeno 50.000 abitanti; può trattarsi anche di associazioni o gruppi transfrontalieri, associazioni o gruppi di diverse regioni e/o Stati membri.
I criteri di selezione sono i seguenti:
- contenuto innovativo della proposta e capacità della proposta di identificare o sperimentare nuove soluzioni;
- qualità della proposta;
- coinvolgimento dei partner pertinenti nella preparazione della proposta;
- capacità di dimostrare risultati misurabili;
- trasferibilità delle soluzioni proposte
Il cofinanziamento del FESR copre fino all’80% dei costi ammissibili del progetto, che può durare, al massimo, fino a tre anni. L’importo concesso a ogni azione innovativa non può superare i 5.000.000 di euro. La taglia minima di un progetto è di almeno 1 milione di euro.
Il primo bando ha stanziato 80 milioni di euro. Sono stati presentati, in tutta Europa, 378 progetti (di cui 104 dalla sola Italia), di cui ne sono stati finanziati 18. Tra i progetti finanziati, 4 sono di città italiane: Bologna, con un progetto di integrazione di migranti e rifugiati; Milano con un progetto relativo al lavoro e alle nuove competenze; Pozzuoli e Torino con due progetti relativi alla povertà.
Il secondo bando, pubblicato il 16 dicembre 2016, stanzia 50 milioni di euro ed è riservato a tre temi:
- integrazione dei migranti e dei rifugiati
- economia circolare nelle città;
- mobilità urbana.
La scadenza è il 14 aprile 2017 e la gestione dell’iniziativa è stata delegata dalla Commissione europea alla regione francese Nord-Pas de Calais, assistita da un segretariato tecnico.