
Agricoltura non è esente dalle regole del mercato: per distinguersi, continuare a produrre, sopravvivere è necessario migliorare costantemente il proprio prodotto, il proprio processo o l’organizzazione. Non bisogna smettere di innovarsi.
Lo sanno bene gli agricoltori che tramite le nuove tecnologie sono spettatori di un proprio mondo che sta cambiando. L’avvento dell’agricoltura di precisione ma come anche delle attenzioni particolari in determinati aspetti agronomici e tante altre piccole e grandi rivoluzioni, stanno consentendo di migliorare sensibilmente il controllo della qualità e gestione delle filiere agroalimentari.
Gli agricoltori al centro dell’innovazione
Rimanere aggiornati sulle ultime tecnologie disponibili, gli ultimi prodotti, fare ricerca volta all’innovazione è compito che molto difficilmente un imprenditore agricolo riesce a seguire. Capita spesso che l’impresa agricola venga raggiunta tardi dalle novità a disposizione. Ancora più improbabile che gli stessi imprenditori agricoli si facciano portatori e sperimentatori di nuove soluzioni.
Ecco che, per aiutare le imprese agricole a innovare e ad aumentare la propria competitività sul mercato, l’Unione europea ha creato il Partenariato europeo per l’innovazione in agricoltura (PEI-Agri) che offre opportunità e risorse finanziarie a tutte le imprese agricole europee per collaborare con le altre imprese della filiera e con gli organismi di ricerca attorno a progetti innovativi capaci di cogliere nuove opportunità di mercato o di risolvere specifiche problematiche.
I Gruppi Operativi e la Cooperazione
Il programma di sviluppo rurale (PSR) della Regione del Veneto, come del resto i PSR di tutte le regioni italiane ed europee, prevedono una specifica Misura per finanziare la costituzione di Gruppi Operativi del Partenariato Europeo dell’Innovazione (GO PEI) e le loro attività di sperimentazione sul campo di progetti pilota o progetti dimostrativi per sviluppare nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie utili al settore agroalimentare o forestale.
Sono stati definiti alcuni ambiti prioritari entro cui verranno considerati ammissibili i progetti. Tali ambiti, detti anche Focus Area sono:
- Focus Area 2A Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività;
- Focus Area 3A Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali;
- Focus Area 4B Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
- Focus Area 4C Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi;
- Focus Area 5A Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura;
- Focus Area 5C Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia;
- Focus Area 5D Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura;
- Focus Area 5E Promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale.
- Focus Area 6A Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione.
Beneficiari dei GO PEI
Beneficiari della misura sono Reti o forme organizzative create mediante raggruppamenti temporanei (ATI o ATS). Solitamente sono composte da una o più imprese agricole, (l’impresa agricola è sempre capofila del partenariato), uno o più fornitori di tecnologie che forniscono l’innovazione, un ente di ricerca che vada a monitorare ed analizzare le prove in campo e lo svolgimento del progetto.
Tipi di spese ammesse e finanziamenti per i progetti della misura 16 del PSR
La misura cooperazione del PSR comprende tutte le spese che possano essere utili al raggiungimento e alla realizzazione del progetto sperimentale o dimostrativo. Tra le spese rendicontabili e oggetto di agevolazione vi sono:
- spese amministrative per la gestione del gruppo operativo;
- spese di personale;
- trasferte;
- consulenze specialistiche;
- attività di animazione, divulgazione e comunicazione
La misura pubblicata nel mese di giugno 2018 dalla regione del Veneto prevede una spesa massima di 300.000€ per il progetto dimostrativo e un massimo di 45.000€ per quelle che sono le spese di gestione del gruppo operativo.
La suddetta misura prevede un finanziamento al 100%. E’ da tenere presente che a questa misura se ne possono allacciare altre, per esempio per l’acquisto di un macchinario ecc, che con opportune limitazioni possono raggiungere il milione di euro.
Termini della presentazione dei progetti candidati al bando regionale per i gruppi operativi della regione del Veneto scadono il 3 ottobre 2018.