
I rapporti sull’innovazione nell’Unione europea
La Commissione europea ha appena pubblicato tre rapporti annuali sul livello di innovazione nell’Unione europea. I rapporti sono composti dai seguenti temi:
Quadro europeo di valutazione dell’innovazione
“European Innovation Scoreboard” fornisce annualmente una valutazione comparativa delle prestazioni nel campo della ricerca e dell’innovazione dei ventotto Stati membri dell’Unione europea e di alcuni Paesi terzi. La relazione 2016 comprende, per la prima volta, una sezione rivolta al futuro centrata sui recenti sviluppi, sulle tendenze e sui cambiamenti previsti.
Quadro di valutazione dell’innovazione regionale
“Regional Innovation Scoreboard” è il corrispondente a livello di regioni europee del “Quadro europeo di valutazione dell’innovazione”: valuta e confronta le performance innovative delle singole regioni europee.
Innobarometro
“Innobarometer” Illustra le tendenze e gli atteggiamenti recenti in relazione alle attività innovative delle imprese nei Paesi dell’UE, in Svizzera e negli Stati Uniti.
Le principali conclusioni delle tre relazioni sono le seguenti:
- nell’Unione europea l’innovazione guadagna terreno rispetto al Giappone e agli Stati Uniti.
- la Svezia è ancora il leader dell’innovazione dell’Unione europea, seguita da Danimarca, Finlandia, Germania e Paesi Bassi;
- i Paesi-leader dell’Unione europea per i singoli settori specifici rispetto ai quali è stato misurato il grado di innovazione sono:
- Svezia, per la qualità delle risorse umane e la qualità della ricerca accademica;
- Finlandia per i finanziamenti all’innovazione;
- Germania per l’ammontare di investimenti privati nell’innovazione;
- Belgio per la capacità di creare reti e collaborazioni nel campo dell’innovazione;
- Irlanda per le capacità innovative delle piccole e medie imprese;
- a livello di analisi regionale, spiccano alcuni poli innovativi anche nei paesi meno innovatori d’Europa quali l’Italia, dove emergono i sistemi innovativi regionali di Piemonte e Friuli-Venezia Giulia.
Quali sono le caratteristiche dei Paesi europei leader nell’innovazione?
Dalla lettura dei tre rapporti emerge che l’elemento propulsore fondamentale per diventare un leader nell’innovazione è l’adozione di un sistema di innovazione equilibrato in grado di combinare un livello adeguato di investimenti pubblici e privati; la creazione di partnership efficaci per l’innovazione tra imprese e mondo accademico; una solida base di istruzione di base; ricerca di eccellenza.
A queste condizioni, gli effetti economici dell’innovazione si traducono in vendite ed esportazioni di prodotti innovativi, da un lato, e in nuova occupazione, dall’altro.
Altro fattore che aumenta le performance innovative regionali è la specializzazione nelle tecnologie abilitanti fondamentali, in particolare nel campo dei materiali avanzati, delle biotecnologie industriali, della fotonica e delle tecnologie di fabbricazione avanzate.
Previsioni per i prossimi investimenti
I tre rapporti della Commissione europea concludono le analisi con una previsione: nel corso dei prossimi due anni è previsto un deciso miglioramento delle performance innovative dell’Unione europea.
Infatti, la maggioranza delle imprese intervistate prevede di aumentare il livello di investimenti nell’innovazione nel 2017, spinta anche dagli attuali programmi dell’Unione europea che su questo tema stanziano, fino al 2020, da un lato, a livello europeo, i circa 75 miliardi di euro del programma quadro “Horizon 2020”; dall’altro lato, a livello nazionale e regionale, gli ulteriori 66 miliardi di euro dedicati all’obiettivo tematico n. 1 “Ricerca e innovazione” dei Fondi strutturali e di investimento europei che, per l’Italia, significano un investimento pubblico di circa 7 miliardi di euro.
Il primo miliardo di risorse sta per essere assegnato attraverso i primi bandi del Ministero dello Sviluppo Economico è stato pubblicato nel corso del mese di luglio.