
Proprio con riferimento all’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 11. “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” dell’Agenda 2030 dell’ONU, la Commissione europea, nel suo primo rapporto sullo sviluppo sostenibile in Europa – intitolato: “L’azione europea per la sostenibilità” e pubblicato alla fine del 2016 – ha evidenziato come ben cinque città dell’Unione europea figurino tra le prime otto città più sostenibili del pianeta.
Secondo il “Sustainable Cities Index 2016” elaborato da Arcadis, esse sono: Stoccolma, Vienna, Londra, Francoforte e Amburgo
Gli orientamenti per un dibattito europeo sulla problematica urbana sono l’espressione di un impegno congiunto della Commissione, degli Stati membri e delle città europee volto a rafforzare la dimensione urbana delle politiche europee e nazionali. In linea con la nuova agenda urbana dell’ONU, l’UE sta attuando una propria Agenda urbana (il Patto di Amsterdam), e sta aumentando la resistenza degli insediamenti urbani attraverso la prevenzione di catastrofi e di rischi legati al clima.
Opportunità europee per rendere le città più sostenibili
Il patto dei sindaci per il clima e l’energia, a livello dell’UE, è un’iniziativa locale e regionale dal basso verso l’alto che affronta in maniera integrata l’adattamento ai cambiamenti climatici e la loro mitigazione, e promuove l’acceso a fonti energetiche sicure, sostenibili ed economiche.
In questo contesto, sul solco tracciato dalla Città di Bologna col pioneristico progetto denominato “BLUE AP (Bologna Local Urban Environment Adaptation Plan for a Resilient City)”, anche il bando 2017 del programma LIFE – che scadrà ai primi di settembre – promuove e finanzia i nuovi piani di adattamento al cambiamento climatico, che prevedono anche la sperimentazione di alcune misure concrete da attuare a livello locale, per rendere la città meno vulnerabile e in grado di agire in caso di alluvioni, siccità e altre conseguenze del mutamento del clima.