
Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)
Un anno fa l’Unione europea (UE) lanciò un ambizioso piano di investimenti per stimolare la crescita in Europa, istituendo un nuovo strumento finanziario denominato “Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)”.
L’obiettivo del FEIS è di mobilitare entro il 2017 almeno 315 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi, rispetto a quelli già programmati e finanziati dall’Unione europea, in alcuni settori strategici a livello europeo, quali le infrastrutture, in particolare la banda larga e le reti energetiche, le infrastrutture di trasporto, specialmente negli agglomerati industriali, l’istruzione, la ricerca e l’innovazione, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica e, infine, i capitali di rischio per le piccole e medie imprese (PMI).
Il FEIS, gestito congiuntamente dalla Commissione europea e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), copre parte del rischio associato, da un lato, agli investimenti a lungo termine e, dall’altro, al finanziamento delle PMI e delle cosiddette imprese a media capitalizzazione (imprese che occupano tra i 250 e i 3.000 dipendenti).
A un anno dalla sua istituzione, quali risultati concreti ha prodotto il FEIS?
Nel primo anno sono stati approvati circa 250 progetti in 26 Stati membri dell’UE, che mobiliteranno 100 miliardi di euro di investimenti, pari a un terzo del totale programmato. Inoltre, il FEIS è riuscito a raccogliere da investitori privati e pubblici finanziamenti aggiuntivi per un importo rilevante (85% del totale degli investimenti mobilitati).
Grafico 1. Dati fondamentali sul FEIS a fine maggio 2016
Copertura settoriale del FEIS (in % dei finanziamenti del gruppo BEI approvati nell’ambito del FEIS)


Copertura geografica del FEIS

Fonte: Commissione europea, 2016
In Italia il FEIS sostiene 8 grandi progetti di investimento infrastrutturale, proposti dal Governo italiano, con un finanziamento della BEI di 1,4 miliardi di euro, che mobiliteranno 4,9 miliardi di investimenti e creeranno almeno 3.200 posti di lavoro.
Sempre in Italia, attraverso i meccanismi del FEIS, sono stati sottoscritti 28 accordi di finanziamento con le banche italiane per una provvista di 353 milioni di euro che dovrebbero stimolare circa 8 miliardi di investimento da parte di circa 45.000 imprese e start-up beneficiarie.
Ma quale è stato l’impatto reale sull’economia del piano di investimenti per l’Europa?
La Commissione europea ha analizzato anche questo aspetto. Nei 18 mesi trascorsi dalla presentazione del piano sono nettamente migliorate le condizioni per il rilancio degli investimenti ed è tornata in Europa la fiducia nell’economia e nella crescita.
Infatti, per il quarto anno consecutivo l’UE ha registrato una ripresa moderata, con una crescita del PIL del 2% nel 2015.
Un dato che, se non altro, indica che lo stimolo agli investimenti c’è stato e che deve essere sostenuto.
Grafico 2. Tendenze di investimento nell’UE

Nota: investimenti fissi lordi reali, dato di riferimento rispetto a dato storico, UE, a prezzi 2013,in miliardi di euro.
Fonte: Commissione europea, 2016