
Il Gruppo di azione locale “Leader” Prealpi e Dolomiti, in provincia di Belluno, ha deciso di scommettere sulle capacità innovative presenti nel proprio territorio.
Il programma di sviluppo locale 2014-2020, infatti, accanto alle tradizionali misure di sviluppo locale per promuovere il turismo rurale, investe una parte significativa delle proprie risorse per promuovere progetti di cooperazione tra operatori agricoli e operatori economici di altri settori, imperniati sulla applicazione di prodotti e processi innovativi in grado di connettere e valorizzare le risorse naturali, culturali, sociali ed economiche del territorio.
Si tratta di una scommessa coraggiosa, poiché “innovare” significa, innanzitutto, modificare il proprio modo di pensare, l’approccio ai problemi e alle opportunità: non è un percorso facile né scontato e richiede un grande sforzo di immaginazione e una buona dose di rischio.
Del resto, l’alternativa all’innovazione è rappresentata dalla gestione dell’esistente: rimanere fermi, in un mondo sempre più globalizzato e in continuo cambiamento, è la strada sicura verso il declino.
La novità del percorso intrapreso dal GAL e le difficoltà insite in un modello di innovazione che intende partire “dal basso”, dalle esigenze e dalle idee degli operatori economici locali, hanno consigliato il GAL Prealpi e Dolomiti di organizzare un importante corso di formazione dedicato a tutte le imprese, agricole e non, e alle istituzioni locali, che intendono prepararsi alla presentazione di progetti di cooperazione innovativi nel quadro del Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) in agricoltura.
Il corso è stato aperto dalla relazione del consigliere delegato di EURIS srl, dott. Mauro Varotto, che già in passato ha avuto l’opportunità di formare su questi temi il personale della Regione del Veneto del Dipartimento Agricoltura.
Nella sua introduzione, Mauro Varotto ha fornito ai numerosi iscritti al corso di formazione, una chiave di lettura del tema dell’innovazione nella programmazione dell’Unione europea 2014-2020, analizzandone il significato e l’impatto, trasversale, anche sulla politica agricola comune.
L’innovazione è al centro della strategia dell’Unione europea denominata “Europa 2020”: fino al 2020, l’investimento di risorse pubbliche europee per sostenere la ricerca e l’innovazione è di 140 miliardi di euro: 75 attraverso il programma quadro “Orizzonte 2020” e altri 65 miliardi di euro attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei. Di questi ultimi 65 miliardi, l’Italia per la ricerca e l’innovazione, sempre fino al 2020, impegnerà 7 miliardi di euro; la Regione del Veneto, 200 milioni di euro.
Cifre importanti che forniscono l’idea di come a livello europeo non si intenda perdere la sfida globale della competitività.
Il Gal Prealpi e Dolomiti ha deciso di partecipare a questa sfida, stimolando il territorio a immaginare in maniera nuova il proprio futuro.